NUOVE REGOLE DI CALCOLO DELLE PENALI IN BOLLETTA PER BASSO COSFI

NUOVE REGOLE DI CALCOLO DELLE PENALI IN BOLLETTA PER BASSO COSFI

In base alla delibera AEEG 180/2013/E/EEL, cambiano le regole di calcolo per le penali da applicare ai prelievi di energia reattiva per i clienti collegati alla rete di bassa e media tensione con potenza >16,5 KW. La data fatidica è il primo gennaio 2016.

Per cosfì medi mensili inferiori a 0,95, in fascia F1 ed F2, verranno applicate quelle penali che oggi scattano per valori inferiori a 0,90. Una maggiore penalizzazione sarà riservata a situazioni di cosfì inferiori a 0,80, mentre al di sotto di cosfi 0,7 medio mensile o inferiore a 0,9 al massimo carico il gestore di rete potrà imporre il rifasamento o il distacco dalla rete.

I coefficienti economici saranno comunicati dall’AEEG anno per anno.

Si tratta di misure necessarie a ridurre il costo del trasporto fisico dell’energia elettrica, pesantemente penalizzato da elevati livelli di potenza reattiva. Il costo dell’energia reattiva rappresenta una spesa di trasporto. Il fornitore spende di più per trasportare all’utente l’energia attiva, quella che effettivamente il cliente consuma e deve pagare, quanto più energia reattiva è costretto a scambiare. Spende di più perché fornisce al cliente una corrente maggiore che produce perdite nelle linee di distribuzione.

Energia reattiva equivale sempre a danno economico. Per l’utilizzatore di elettricità perché, dovendo aumentare il valore della corrente che circola nel cavo elettrico aumentano le perdite di energia per effetto joule sulla rete interna. Per il fornitore, perché lo costringe a sovradimensionare i propri generatori a scapito del rendimento in quanto la maggiore potenza elettrica comporta uno sfasamento che si traduce in ulteriori perdite di potenza attiva.

Per evitare i danni dello sfasamento per il fornitore di energia elettrica, l’ente distributore dell’energia ha imposto clausole che di fatto obbligano l’utente a rifasare i propri impianti, superiori a 16 Kw di potenza, per una migliore e più economica utilizzazione dell’energia.

Fino ad oggi la quantità di energia reattiva non eccedente il 50% di quella attiva era data in franchigia, mentre venivano penalizzati valori di reattiva oltre il 50 e fino a 75%. Una ulteriore penalizzazione riguardava i valori superiori a 75%.

tabella

 

Da gennaio 2016 verranno sanzionati valori di reattiva superiori al 33% dell’energia attiva.

Nel contesto degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, delineati dal D.L. 4.7.14 n° 102, le tecnologie elettriche svolgono un ruolo di primo piano. Il processo in atto non può che condurre all’introduzione di nuovi strumenti normativi volti all’attuazione di politiche “virtuose” per un utilizzo consapevole dell’energia prodotta e un’ottimizzazione delle fonti energetiche disponibili.

Anche i sistemi elettrici non possono più essere trascurati in quanto una quota sempre più rilevante dei consumi energetici si sta spostando dal termico all’elettrico e questi ultimi sono destinati a crescere, mentre la maturità tecnologica raggiunta nel settore elettrico di potenza e nel controllo, consente facilmente di migliorare sempre più le prestazioni energetiche.

Motivi, quindi, più che validi alla base di questa scelta, ma che comporteranno alcuni problemi pratici per gli utilizzatori finali di energia: noi utenti.

Sarà necessario intervenire sugli impianti esistenti riconsiderando le problematiche di rifasamento, relative agli impianti stessi. La qual cosa potrebbe rivelarsi di non semplice attuazione, per tutta una serie di problematiche che vanno dalla potenza del rifasatore, che deve essere adeguata a garantire il nuovo fattore di potenza medio mensile, alla verifica di compatibilità con il livello di inquinamento armonico e di risonanza.

Si impone quindi una verifica complessiva che si basi anche sulla registrazione dei parametri di rete al fine di analizzare il contenuto armonico delle forme d’onda di tensione e di corrente.

Ancora più complesso potrebbe rivelarsi intervenire dove l’utente sia dotato di un sistema di autoproduzione dell’energia elettrica, impianto fotovoltaico, in regime di scambio sul posto.

Gli impianti fotovoltaici producono solo potenza attiva, mentre la potenza reattiva è fornita interamente dalla rete. Ne risulta che, vista dalla rete, l’utenza risulta avere un cosfì inferiore a quello del carico.

In questi casi dimensionare e posizionare il rifasatore può comportare ulteriori problemi di potenza, di posizionamento e, addirittura, di interferenza con l’Inverter che potrebbe risultare malfunzionante o danneggiarsi.

Risulta evidente come potrebbe rivelarsi utile abbinare ai sistemi di rifasamento un sistema INTELIGENS efficace, oltre che sulle tensioni, anche su armoniche, spurie e cosfì e assolutamente complementare all’utilizzo di rifasatori.

La tecnologia italiana si dimostra quindi ancora una volta all’avanguardia nel proporre soluzioni capaci di far fronte alle nuove necessità di razionalizzazione nell’utilizzo dell’energia e nell’efficienza energetica degli impianti.

 


In cooperazione con Amazon.it

 

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NUOVE REGOLE DI CALCOLO DELLE PENALI IN BOLLETTA PER BASSO COSFIultima modifica: 2015-05-19T09:58:44+02:00da albatros-331
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